Itinerari Trekking o in Bici

I 18 percorsi on/off road realizzati dalla Strada dell’Olio e del Vino del Montalbano-Le Colline di Leonardo sono riservati sia agli escursionisti che ai bikers con le loro mountain-bike. Essi coprono non solo l’intero Montalbano ma si spingono su realtà territoriali limitrofe al monte quali il paesaggio delle colline di Cerreto Guidi, il padule di Fucecchio e l’alta Valdinievole, fino a toccare le due città di Prato e Pistoia. Si tratta di una vasta area che contiene realtà storico-territoriali diversificate che hanno prodotto paesaggi assai caratterizzati ma comunque complementari, vicendevolmente collegati e interconnessi, che disegnano un quadro generale complesso, impossibile da sintetizzare in poche righe. Solo per quanto concerne la rete museale i percorsi realizzati dalla Strada dell’Olio e del Vino del Montalbano-Le Colline di Leonardo conducono alle porte di ingresso di ben 21 musei e 4 Ville medicee (Patrimonio Unesco), più la dotazione museale di due città ricchissime di storia come Prato e Pistoia. Si tratta di tipologie museali le più disparate: da quelli civici a quelli di arte sacra, passando per i musei di arte contemporanea e quelli etnografici-antropologici. Del resto, a simboleggiare che ci troviamo in un’area di eccezionale valenza storico-artistica, e quindi culturale, basta ricordare la presenza dei

Medici con il loro sistema di ville e fattorie nelle quali hanno lavorato i migliori tecnici e le più qualificate maestranze dell’intera età moderna per preparare gli ambienti ad accogliere i capolavori dei più grandi artisti del Rinascimento che oggi il turista camminatore ed il cicloturista possono ammirare visitando le Ville. Oltre ai Medici, il Montalbano ha dato i natali al Genio per eccellenza, riconosciuto tale in tutto il mondo, Leonardo Vinci, a cui è dedicato più di un museo. La suggestione per il turista che scaturisce percorrendo a piedi o in bici i sentieri che si aggirano nei luoghi che hanno visto i natali di questo Genio dell’Umanità è altissima essendo quel paesaggio presente oggi intorno all’abitazione di Leonardo non molto dissimile da quello che ha visto lui stesso. Quei piccoli corsi d’acqua intorno a Vinci che ancora oggi ospitano molti mulini sono gli stessi dove l’intuizione del Genio ebbe modo di dispiegarsi intorno alle leggi dell’idraulica e che ritroviamo sparsi nei suoi schizzi e appunti. Appurata quindi l’impossibilità materiale a tracciare in poche righe l’essenza e la sostanza di tanta potenza storica, artistica e culturale, pare più opportuno e utile per chi leggerà queste note dedicate ai 18 percorsi realizzati dalla Strada dell’Olio e del Vino del Montalbano-Le Colline di Leonardo, riunirli per gruppi in base alla tipologia del territorio e del paesaggio storico che attraversano, in modo da permettere al turista di orientarsi e decidere il luogo dove dirigersi.

1. I percorsi della parte alta del Montalbano
Il Montalbano presenta due versanti molto diversi fra loro da un punto di vista orografico, che non mancano di influenzare il turista camminatore ed il cicloturista nelle sue percorrenze lungo i tracciati.
Il versante settentrionale mostra subito sotto il crinale una scarpata molto ripida, ombrosa, umida e coperta interamente dal bosco; qui si sviluppano i percorsi più ‘wilderness’, in ambiente boschivo e solitamente con pendenze più accentuate. Immediatamente sotto a questa ripida scarpata, nel punto in cui le pendenze cambiano bruscamente facendosi più dolci, il bosco cede il passo ai coltivi che prendono il sopravvento e anche il paesaggio cambia: i panorami si aprono sulla sottostante pianura con i paesi e le città di Prato e Pistoia poste ai piedi della cordigliera appenninica.
Il versante meridionale invece si caratterizza per essere molto più dolce, aperto e luminoso, con la presenza di colline allungate dalla piatta sommità inclinata verso il basso, interrotte dalle profonde incisioni scavate dai corsi d’acqua che, con disposizione a pettine, scendono paralleli dal crinale, ospitando numerosi e antichi mulini. E’ l’acqua l’elemento naturale che ha marchiato a fuoco questo versante del Montalbano e gli itinerari che lo percorrono in senso trasversale sono tormentati proprio perché ricalcano il profilo del versante permettendo continue viste panoramiche, ogni volta differenti.

Il crinale vero e proprio del Montalbano è interamente ricoperto di bosco e lo è da secoli tanto che i Medici vi impiantarono il Barco reale, una grande bandita di caccia dove la famiglia reale si riservava un uso privilegiato ed esclusivo dell’attività venatoria. Si trattava di una riserva che competeva con quelle degli Estensi, dei Gonzaga e dei Savoia nel Nord Italia. La rete dei sentieri che percorrono la parte alta del Montalbano conduce colui che li percorre in un ambiente completamente boschivo che contrasta fortemente con quello sottostante collinare.

2. I percorsi del paesaggio collinare
La rete dei percorsi che salgono e scendono sulle colline che si appoggiano ad entrambi i versanti del Montalbano mostra un maggiore sviluppo in quello meridionale rispetto all’altro, tranne che nella zona di Quarrata dove tali percorsi sono invece ben ramificati.
Dal punto di vista storico il versante meridionale ha visto una minor presenza della famiglia Medici rispetto all’altro versante e la spiegazione sta nella differente storia amministrativa vissuta nel corso del secolo XV dai due versanti. Ancora nel terzo decennio del Quattrocento il versante meridionale del Montalbano era interessato da una serie di confini amministrativi sia civili che ecclesiastici in quanto luogo di incontro e scontro fra le città di Firenze, Lucca e Pisa e anche di confine fra le rispettive diocesi. Ed infatti, a riprova di tutto ciò, i percorsi realizzati dalla Strada dell’Olio e del Vino del Montalbano-Le Colline di Leonardo si sviluppano su di un territorio puntiforme, caratterizzato da una viabilità di servizio ai piccoli borghi che circondano gli abitati maggiori di Vinci, Cerreto e Lamporecchio e anche a molti castelli o resti di fortificazioni come Larciano, Cecina, Porciano. Ognuno di questi faceva riferimento ad un sistema di luoghi di produzione (mulini, fornaci, frantoi) nati a servizio delle fattorie circostanti appartenenti alle famiglie più ricche del territorio. I percorsi che si sviluppano sulle colline che si interpongono fra il Montalbano ed il Padule di Fucecchio, si caratterizzano quindi per mostrare un territorio ricco di testimonianze del Medioevo, dove castelli, rocche e torri sono assai frequenti.
Invece il paesaggio delle colline poste lungo la fascia che da Limite sull’Arno collega Vinci, Cerreto Guidi (con la villa medicea voluta dai Medici e sfruttata sia per la caccia verso il Barco reale che verso il Padule) e Cerbaia, è quella classica della mezzadria toscana con le case coloniche sparse, i dolci profili delle colline argillose e gli ampi panorami. Tutti ingredienti certamente apprezzati dal camminatore e dal cicloturista, soprattutto quest’ultimo che qui trova i percorsi più adatti al suo mezzo di locomozione.
Ancora diverso risulta il paesaggio collinare dove si sviluppano gli itinerari che gravitano intorno a Quarrata a dimostrazione dell’estrema variabilità paesaggistica del Montalbano. La diffusa presenza dell’acqua sorgiva, causata dalla particolare litologia che il Montalbano mostra in quest’area, ha ‘obbligato’ l’uomo nel corso della

sua storia a fare i conti con questo prezioso elemento naturale che era al contempo fonte di vita e anche generatore di morte e disastri naturali. La rete dei percorsi, includendo anche la villa medicea della Magia e parte del piano alluvionale dell’Ombrone, è in grado di mostrare al turista tutti i manufatti, gli opifici andanti ad acqua (mulini, frantoi, gualchiere per i panni), la viabilità storica che l’uomo ha sapientemente costruito per adattare il territorio alle sue esigenze produttive, piegando la Natura ai suoi obiettivi economici ma non dimenticando la sostenibilità.

3. I percorsi della pianura
L’area pianeggiante che circonda da Nord il Montalbano fu la prima ad essere coinvolta dall’arrivo dei Medici su questo territorio: fin dalla fine del Quattrocento infatti Lorenzo vi mise mano costruendo in breve tempo un autentico gioiello, unico allora nel suo genere in Italia: le Cascine dette, appunto, medicee. Si tratta di elemento generatore di quel paesaggio che i Medici allargarono successivamente risalendo le pendici del Montalbano, travalicandolo e poi aggirandolo sia da Nord, con le ville di Monsummano e Montevettolini, che da Sud con quelle di Artimino e Montelupo Fiorentino.
Fra i territori pianeggiati che gli itinerari toccano vi sono anche Valdinievole ed il padule di Fucecchio che circondano da Nord e da Ovest il Montalbano e che il turista camminatore ed il cicloturista può dominare con lo sguardo una volta salito di quota sul Montalbano. Sul territorio del Padule, contermine a Fucecchio e Cerreto, e quello dell’alta Valdnievole che gli itinerari qui presentati percorrono fino a Montecatini Terme, assume un valore dirimente l’acqua. Contro di essa ma anche a fianco di questa l’uomo della civiltà pre-industriale ha operato per molti secoli disegnando un paesaggio dell’acqua del tutto diverso di quello agricolo soprastante. Si tratta di un paesaggio poco conosciuto ai più ancora oggi e che giustamente la Strada dell’Olio e del Vino del Montalbano-Le Colline di Leonardo valorizza con i suoi itinerari. Un esempio per tutti è la costruzione del nuovo letto dell’Arno fra Calcinaia e San Giovanni alla Vena deputato ad accogliere le acque del Padule di Fucecchio regolate dal nuovo Ponte a Cappiano, opera al contempo idraulica e stradale medicea. E’ proprio a questo aspetto onnicomprensivo, di paesaggio costruito, che va oltre il dato estetico immediatamente percepibile che gli itinerari indicano al turista camminatore e al cicloturista fornendogli nuove chiavi interpretative del paesaggio storico di questa parte di Toscana.

Guido